Il conte e le farfalle – omaggio a Federico Hartig

20 Maggio 2008

La storia dell’entomologia italiana, e romana in particolare, attraverso la figura dell’entomologo Federico Hartig, OLYMPUS DIGITAL CAMERAfondatore dell’Istituto Nazionale di Entomologia Pura ed Applicata, viene documentata nella mostra organizzata presso la sede di Entomologia del Dipartimento di Biologia animale e dell’uomo (Università di Roma La Sapienza).

Fred Hartig, socio sostenitore dell’Associazione Romana di Entomologia dal 1947 e specialista di lepidotteri. Con il conte Hartig, l’A.R.D.E. inizia a respirare aria internazionale grazie ai suoi contatti con l’entomologia “mitteleuropea”.

“Tra le missioni faunistiche effettuate da Hartig nella sua vita in molte parti del mondo, quella nel Vulture costituisce un’avventura che segnerà per sempre il resto della sua esistenza. Ci si riferisce al viaggio in Lucania, effettuato negli anni sessanta, anni difficili per il Conte, che trova nella foresteria del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato a Monticchio Laghi un luogo che gli da tranquillità e gli permette di continuare le sue ricerche entomologiche e a vivere a modo suo. Si troverà bene tra i contadini e i montanari lucani, che lo circondano di disponibilità, di curiosità e anche di ingenuità. Qui, nel 1963, scopre la Bramea, che diventerà Acanthobrahmaea europaea Htg pochi anni dopo. Grazie alla sua tenacia riesce ad avere ascolto e ad ottenere più tardi la costituzione della Riserva Naturale Statale Orientata “Grotticelle” (1971), la prima al mondo finalizzata alla protezione di una farfalla e del suo habitat. Contribuisce anche alla conoscenza della lepidotterofauna di quest’area, descrivendo su “Reichenbachia”, nel 1968, Ephydryas aurinia lucana n. ssp. e Melitaea diamina nigrovulturis n. ssp. e segnalando su “Entomologica”, nel 1971, altre specie. Negli ultimi anni della sua vita prova a cedere la sua seconda collezione in Basilicata, ma non vi riesce (R. Spicciarelli).

La mostra è stata inaugurata da un evento artistico originale (“mise en espace”), ispirato alla figura di Hartig, con coreografia, musica e costumi a cura della Associazione Dance Continuum.

Oltre al Catalogo ed alle visite guidate, è stata realizzata una serie di cinque seminari omaggio a Hartigsui Lepidotteri e sul loro ruolo come indicatori biogeografici ed ecologici:

22 aprile – “Federico Hartig: le ragioni di una passione” (A. Zilli);

6 maggio – “I bruchi: l’altra metà della storia” (P. Mazzei);

20 maggio – “Il Vulture: il conte e la falena” (R. Spicciarelli);

3 giugno – “Anche le farfalle fanno l’inchino: curiosi corteggiamenti nei Satiridi” (Manuela Pinzari);

1 luglio – “Molecole, biogeografia e farfalle” (V. Sbordoni).

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